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Si può parlare di un mercato "rovinato" dall'avvento di massa degli Lcd?
Il punto di rottura è arrivato agli inizi degli anni 2000: da quel momento in poi le flat Tv hanno scalato le classifiche di vendita sfruttando decrementi di prezzo del 30-50% l'anno e dato vita a un mercato dove possono sopravvivere in pochi. L'85% della domanda di Lcd in Italia è coperta da quattro marchi, noi giochiamo insieme ai cosiddetti "no brand" nella fetta rimanente del 15%, Al nostro trade chiediamo professionalità e rigore per valorizzare il prodotto e le Loewe Gallery "store in store" e monomarca (la prima in Italia è stata aperta a fine giugno a Como, ndr) ne sono l'esempio concreto. La politica dei numeri non ci interessa, la nostra è un'offerta di qualità.
Loewe è un marchio di fascia alta: ma basta il design per vendere al cospetto delle varie Samsung, Sony e via dicendo?
Premesso che Loewe non produce pannelli, ma solo Tv e solo in Germania, il nostro know how si concretizza nell'elettronica e nel sistema audio, elementi determinanti le prestazioni del televisore. Puntare tutto sul design sarebbe una scelta rischiosa: è una componente importantissima ma non può essere l'unica. Vari marchi hanno perso la sfida impostando la propria strategia sul solo design: per Loewe lo stile minimalista e il fatto che un televisore sia bello da vedere anche da spento è un valore al pari di fattori quali l'innovazione concreta, la semplicità d'uso e l'individualità esclusiva. Abbiamo oltre 70 diversi modelli di Lcd, molti hanno a bordo un hard disk e la radio via Web, alcuni il decoder HdTv, tutti sono comandati da un telecomando con pochissimi tasti e rispettano le più avanzate normative in fatto di risparmio energetico.
E i margini? Loewe è un'azienda a "rischio"?
Siamo un'azienda quotata (alla borsa di Francoforte, ndr) che punta al profitto per soddisfare gli azionisti e tutti gli stakeholder: con i profitti finanziamo l'attività di ricerca e sviluppo per i nuovi prodotti, le azioni sul retail la formazione, l'intero sistema. Abbiamo superato la crisi vissuta nel 2003 e i risultati finanziari dell'ultimo esercizio fiscale testimoniano la solidità della società e la sua capacità di rinnovarsi, condizione necessaria per continuare a crescere nel lungo termine.